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Gallery - Foto storiche Croce Rossa di Arenzano

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(Gruppo 030) - La Croce Rossa Italiana - Anni '30 - Fondazione del Sottocomitato di Arenzano

Il 19 maggio 1932 viene costituito il Sottocomitato della Croce Rossa Italiana di Arenzano.
Inizia un nuovo percorso sotto un nuovo vessillo ma con finalita' identiche. Sono anni difficili...

(N. 0035) - 19/05/1932

Bollettino Ufficiale della Croce Rossa Italiana

Nel Bollettino Ufficiale della Croce Rossa Italiana di giugno 1932 viene costituito il Sottocomitato di Arenzano in data 19 maggio 1932.
A seguito del Regio Decreto-legge del 12 febbraio 1930 n° 84 tutte le Pubbliche Assistenze che non hanno forma giuridica vengono soppresse o trasformate in sottocomitati della Croce Rossa Italiana.
Ad Arenzano accade proprio questo.

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(N. 0036) - anni '30

Barella a trazione umana

Una delle prime barelle a trazione umana del Sottocomitato

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(N. 0037) - 1932

Inventario mezzi in dotazione dei vari Sottocomitati

Al momento della trasformazione da Pubbliche Assistenze a Croce Rossa viene stilato un elenco dei mezzi in dotazione. Infatti il Regio Decreto-legge stabiliva che tutti i beni mobili e immobili di proprietà delle P.A. dovevano confluire in Croce Rossa.
Questo documento è conservato nel Museo della Croce Rossa di Campomorone.

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(N. 0038) - 1932

Fiat_521_Weymann-Sedan_1928

Questa immagine è stata tratta da Wikipedia ed è il modello del mezzo indicato nell'inventario della Croce Rossa Italiana del 1932.
Pertanto il Sottocomitato CRI di Arenzano ereditava dalla Pubblica Assistenza Croce Verde questo tipo di Autoambulanza.
Nella foto n° 0015 del gruppo fotografico dedicato alla Croce Verde vi è un articolo datato 1926 che parla di una sottoscrizione fondi per l'acquisto di una Autoambulanza, sarà proprio quella che passerà poi in Croce Rossa.

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(N. 0039) - anni '30

Militi Sottocomitato CRI di Arenzano

Siamo davanti alla Parrocchia di Arenzano dei SS. Nazario e Celso. Le maglie dei Militi portano già impressa la sigla S.C. (Sottocomitato) di Arenzano.

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(N. 0040) - anni '30

Militi S.C. Arenzano in sfilata lungo Viale Sauli - Arenzano

Bandiere, vessilli, medaglie e divise sempre sfoggiate con orgoglio nelle numerose occasioni di festa che vedremo testimoniate sempre con foto e articoli sulle pubblicazioni locali.
L'associazione era una importante presenza sul territorio di Arenzano.

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(N. 0041) - anni '30

Gruppo Militi del S.C. di Arenzano

Spesso si partecipava a manifestazioni organizzate dalle consorelle oltre Appennino. Facili mete erano Acqui, Ovada e altri paesi dell'entroterra.
I Militi in basso partendo da sinistra: il 2° Sanna, Il 4° milite Antonio Ravera, il 5° Giuseppe Pedrazzi.

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(N. 0042) - anni '30

Gruppo Militi del S.C. di Arenzano e Pubbliche Assistenze

Nelle manifestazioni erano presenti le varie Croci di colori diversi. Vediamo chiaramente nella foto il secondo milite in basso da sinistra che indossa una maglia di una Pubblica Assistenza.
Non tutte le Pubbliche Assistenze erano state fatte confluire in Croce Rossa, alcune erano riuscite a sopravvivere perché erano riuscite ad ottenere 'personalità giuridica' prima del Regio decreto-legge del 1930 che trasferiva tutte le competenze connesse con il primo soccorso alla Croce Rossa Italiana sciogliendo le associazioni.
Il 3° Milite in piedi da destra è Antonio Ravera. il 1° in basso a destra Giuseppe Pedrazzi classe 1917. Il primo in piedi a sinistra é Sanna

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(N. 0045) - anni '30

Gita a Lerca

Mete vicine ma interessanti... il gruppo è rallegrato da un buon fiasco di vino che aiuta sicuramente a trascorrere la giornata in simpatia.

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(N. 0046) - anni '30

Gita a Lerca

Passare una giornata tra amici è sempre piacevole. Il gioco delle bocce, qualche barzelletta e le risate del gruppo allietano il passare del tempo.

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(N. 0047) - anni '30

Militi ciclisti

Grande folla al 'Borghetto', popolazione e Militi del Sottocomitato in posa per questa bella foto.
Sullo sfondo il palazzo di S.Antonio, ex-Comune, fa capolino sopra le teste.

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(N. 0048) - anni '30

Militi ciclisti

I militi dovevano essere allenati agli sforzi fisici. La lettiga a trazione umana necessitava di otto militi che dovevano darli il cambio lungo la strada perché spesso i trasporti erano lunghi e faticosi.
Sullo sfondo si vedono ben allineate tre lettighe a trazione umana.
A sinistra con i baffi Parodi e in prima fila, quarto da sinistra Mario Valle

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(N. 0049) - anni '30

Militi ciclisti del S.C. di Arenzano

I militi del nostro Sotto Comitato non mancavano certo di prestanza atletica. La foto è stata scattata al 'Borghetto' dal distributore Esso e nella foto è presente Antonio Ravera, il terzo milite a partire da destra. Il quinto da sinistra ( dietro ) Giuseppe Pedrazzi, davanti a lui Vernazza , l'ultimo a destra Sanna.

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(N. 0050) - anni '30

Sfilata con lettiga a trazione umana

Nelle sfilate per molti anni fanno la loro bella figura le lettighe a trazione umana. Un tempo chiamate 'lese', nome derivato dalle 'lese' dei pescatori per il trasporto delle reti.

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(N. 0051) - anni '30

Inaugurazione autoambulanza Fiat 521

La prima autoambulanza ad Arenzano attira una folla molto numerosa. La sequenza di foto mettono in risalto l'eleganza e le rifiniture della nuova autoambulanza.
La scintillante carrozzeria attira la curiosità dei bambini che la circondano con sguardi interessati.
Documenti ritrovati di questo mezzo: sottoscrizione del mezzo fatta nel 1926 (vedi foto N. 0015 Bollettino Parrocchiale), inventario mezzi CRI del Museo di Campomorone (vedi foto N. 0037) che elenca il mezzo già operativo nel 1931 e il fatto che nella foto N. 0054 si vede chiaramente la targa che non è ancora quella di Croce Rossa nonostante che la Croce Verde sia confluita in Croce Rossa nel 1932.
Questa Autoambulanza sarà operativa sino al primo dopoguerra. Nella foto N. 0066 la ritroviamo con targa CRI 4617 e nella foto N. 0223 abbiamo un bellissimo articolo scritto dal primo Segretario della Croce Verde, Tito Ravenna che ci racconta la longevità di questo mezzo.
La foto è stata scattata nella zona del molo in fondo a Viale Sauli Pallavicino. Dietro all'asta della bandiera, Antonio Ravera è presente!

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(N. 0052) - anni '30

Inaugurazione autoambulanza Fiat 521

Foto di gruppo durante l'inaugurazione della nuova Autoambulanza. Immancabile la presenza di Antonio Ravera, in piedi in terza fila sul lato sinistro, in ginocchio a terra da destra dopo l'uomo con il bambino piccolo è Leonardo Ravera fratello di Antonio. La donna che si vede a sinistra della bandiera è Natalina Vallarino (12/12/1903), sposata con Angelo Vallarino, era la Madrina designata per l'inaugurazione dell'ambulanza. La figlia, Annunziata Vallarino (Nunzia) classe 1937, ci racconta che l'anno dell'inaugurazione dell'ambulanza era il 1938 e che doveva essere la Marchesa a fare da Madrina, ma che non avendo potuto essere presente avevano chiesto a sua mamma di fare la Madrina. La mamma di Nunzia aspettava uno dei suoi 12 figli in quel periodo. (Testimonianza raccolta da Laura Roggero - 17-09-2017)

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(N. 0053) - anni '30

Inaugurazione autoambulanza Fiat 521

Annotazioni su una copia di una foto d'archivio della Torre dei Saraceni.

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(N. 0054) - anni '30

Inaugurazione autoambulanza Fiat 521

Particolare del retro della nuova autoambulanza targata 3714 G.
Da notare che la targa non è ancora di Croce Rossa, nella foto N. 0066 degli anni '40 si vede chiaramente che sarà poi targata CRI 4617

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(N. 0056) - anni '30

Inaugurazione autoambulanza Fiat 521

Benedizione della nuova autoambulanza Fiat 521

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(N. 0057) - anni '30

Inaugurazione autoambulanza Fiat 521

Benedizione della nuova autoambulanza Fiat 521

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(N. 0058) - 1930

Castiglione delle Stiviere (MN), Museo Internazionale della Croce Rossa

Autoambulanza FIAT 521. Tipo 121. Numero cilindri 6 monoblocco verticali. Alesaggio e corsa 72x130 mm. Cilindrata totale 2516 cc. Rapporto di compressione 5,1:1. Accensione a batteria con distributore. Carburatore Solex MOVT 35 con econimizzatore. Disposizione valvole monolaterali. Comando valvole asse a camme nel basamento. Lubrificazione forzata con pompa a ingranaggi. Trasmissione ad albero cardanico. Frizione monodisco. Cambio a 4 marce + RM. Freni a pedale meccanico a espansione sulle quattro ruote. Freni a mano meccanico a espansione sulle ruote posteriori. L'elaborazione dell'autolettiga dovrebbe essere stata effettuata su una berlina a sette posti, tipo Weymann, dalle portiere posteriori laterali sono state eliminate le maniglie e l'unica via d'accesso al vano sanitario sono le portiere posteriori, con apertura da armadio. L'attuale colore della carrozzeria è il bianco (ma non è possibile affermare se sia il colore originale o se sia stato oggetto di modifiche negli anni Quaranta o Cinquanta). La guida è a sinistra, la leva del cambio (4 velocità e retromarcia con sincronizzante) a cloche, il freno a mano è posizionato sulla destra della leva del cambio. Il sedile è un divano a due posti rivestito in panno, probabilmente degli anni Cinquanta. L'allestimento del vano sanitario è essenziale: esiste solamente la barella con poggiatesta rialzato in posizione fissa. Non ci sono né il lavandino né i sedili per il personale o i parenti del paziente. (informazioni tratte dal sito www.lombardiabeniculturali.it)

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(N. 0059) - anni '30

Gruppo militi

In posa con l'autolettiga a trazione umana. Il secondo milite da destra è Antonio Ravera, il terzo Efisio Cucca.

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(N. 0060) - anni '30

Gruppo Infermiere Volontarie

La foto è stata scattata davanti a Villa Figoli

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(N. 0061) - anni '30

Premiazione medaglia al Valore

Premiazione medaglia al Valore a Benedetto Calcagno

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